Tramite i Rilevatori di microspie è possibile scoprire se negli ambienti in cui viviamo o lavoriamo o sui mezzi che utilizziamo sono state nascoste microspie ma rivolgersi a un’agenzia investigativa resta l’opzione migliore.
L’installazione di microspie – le cosiddette cimici – per captare conversazioni o di videocamere per spiare i movimenti all’interno di uno spazio non è uno scenario da film di spionaggio.
Può accadere che qualcuno, ad esempio un rivale o un concorrente in affari, voglia ascoltare quello che viene detto o fatto in un determinato luogo fisico – un’abitazione, un ufficio, l’automobile – per carpire informazioni o segreti.
Va premesso che non si tratta di una pratica semplice, in quanto richiede una libertà di accesso ai luoghi e una dimestichezza con gli strumenti tecnologici non banale.
Che cosa si può fare se si ha il sospetto di essere spiati da qualcuno?
Esistono dispositivi tecnologici che sono in grado di rilevare le frequenze che vengono emesse da una microspia. I rilevatori sono in grado di segnalare se all’interno di uno spazio sono state installate delle cimici e dove si trovano.
Le cimici, infatti, sono spesso piccolissimi strumenti che possono essere facilmente occultati in una stanza. Questi apparati emettono frequenze elettroniche ed onde elettromagnetiche rilevabili.
Quando il rilevatore rileva una traccia viene emesso un segnale sonoro. Vi sono alcuni tipi di rilevatori in grado di individuare cimici “dormienti” mentre altri sono efficaci soltanto se la cimice sta trasmettendo, se è quindi attiva nel momento in cui si procede alla verifica.
I dispositivi di spionaggio utilizzano solitamente delle radiofrequenze – con una gamma di frequenza compresa tra 100 e 300 MHz. Altri dispositivi sfruttano invece frequenze telefoniche, wi-fi o bluetooth.
Di fronte al sospetto di essere stati intercettati o spiati può risultare poco efficace procedere con metodi fai da te. Trattandosi infatti di strumenti tecnologici spesso sofisticati può non risultare così semplice procedere a una bonifica con mezzi propri.
In commercio esistono diversi tipi di rilevatori di microspie ma è anche facile, se non si conosce il settore e non si possiedono competenze tecniche nel campo, fare un buco nell’acqua e non risolvere il problema.
In questi casi l’opzione migliore resta quella di rivolgersi a un’agenzia investigativa specializzata in bonifiche ambientali.
Gli investigatori privati che possono vantare una formazione specifica in questo campo saranno in grado di procedere a una verifica degli ambienti in cui si sospetta siano state installate le microspie e a una conseguente bonifica efficace e risolutiva.
Un’agenzia investigativa sarà inoltre in grado di fornire la consulenza necessaria per suggerire al cliente come procedere una volta individuate le microspie e per sostenere un’eventuale azione legale.
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